Passione: da dove nasce la tua?
Credo che la mia passione per il sociale sia nata il 3/2/1987. Sono una psicologa-psicoterapeuta, volontaria clown dottore da molti anni, da sempre in me c’è la vocazione “del sociale”, di lavorare per prendersi cura dell’altro.

Qualità: qual è la tua principale sul lavoro?
La mia qualità principale sul lavoro è la determinazione unita alla capacità di saper regolare le relazioni. 

Cura: cosa significa per te prendersi cura?
Forma di amore verso se stessi o verso gli altri. Per me il prendersi cura si associa alla parola “vulnerabilità”. Ci prendiamo cura di chi solitamente è più vulnerabile e cerchiamo di accoglierlo, supportarlo emotivamente ricordandogli che è individuo singolo e anche un sistema di relazione. 

Una canzone che descrive il tuo approccio al lavoro
Imagine – John Lennon 

La tua sfida di ogni giorno
Cercare di migliorarmi interiormente, intellettualmente e fisicamente prendendo ciò che ogni giorno mi riservano le relazioni che io instauro. 

Chi ti ispira nel tuo lavoro
L’ispirazione mi viene dalla mia équipe.  

La tua qualità lavorativa più importante
Rispetto dell’altro. 

Un aggettivo per il tuo lavoro
Silenzioso. 

Il tratto principale del tuo carattere
Testardaggine.

Il tuo sogno di felicità
Avere una famiglia mia.

Un colore per definire il tuo lavoro
Giallo. 

Il dono di natura che vorrei avere
Meno irrazionalità e istinto, e maggiore razionalità.

La cosa più bella del tuo lavoro
Che non mi annoio mai, ogni giorno è diverso da quello precedente; e il mio gruppo di lavoro.

Il motto della tua vita
Conoscere, esplorare per essere e per capire.

Il tuo sogno nel cassetto
Solitamente nei cassetti ho solo calzini spaiati ma se dovessi mettere un sogno ci metterei una bacchetta magica con dieci incantesimi.

Il ricordo più bello del 2020
Quando sono riuscita a rivedere tutta la mia famiglia, in particolare i miei nonni.

Scrivi qualcosa
Le maschere aiutano, aiutano a proteggerci dal virus, aiutano a farci sentire qualcuno o qualcosa d’altro. È vero!! Rendono i volti inespressivi e le comunicazioni incomprensibili. Ma chi lo dice che una maschera non rende autentici?? Sapersi raccontare regalandosi all’altro aiuta ad abbassare metaforicamente la maschera.

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