Buongiorno,
sono Usai Marcella, ho 56 anni, sono un’operatrice socio-sanitaria, presto servizio presso la casa di cura polispecialistica sant’Elena a Quartu sant’Elena in provincia di Cagliari.
Umilmente condivido questo mio scritto dedicato a questo periodo di pandemia.
Lo dedico a tutti.

S’interrompe il flusso
che pareva infinito, monotono
immersi fotogrammi
annegano
nel rassicurante
quotidiano di ieri.
L’oggi oscurato, incerto
s’inoltra in abissi
d’asettica solitudine.
Attuali scenari
mutano
in un tempo indefinibile
impastati in infinite attese
gravitanti nella pienezza del vuoto.
Sguardi perduti, sorrisi imbavagliati
s’incrociano
tra obbligate distanze
mani guantate
schivano un nemico invisibile
ma tangibile.
E’ gentile sussurro quello dell’Universo
alternato alla voce tonante
di madre Terra
nuovamente padrona
del suo alito.
Arriva inaspettata
la pioggia
tra battenti di tenero frassino
s’affacciano nari
da troppo tempo avulse
e s’abbandonano a un profondo respiro
inbriate di petricore.
Si riapre la danza
tra incerti passi
su sassi bagnati
d’essenza di vita.

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